ecografia mammaria Viterbo

ECOGRAFIA INTERNISTICA

Si occupa dello studio delle affezioni legate ai seguenti organi: fegato, colecisti, pancreas, milza, reni, surreni, linfonodi profondi, vasi addominali, tubo digerente, vescica, prostata.

ECOGRAFIA MAMMARIA
L’ecografia della mammella rappresenta, insieme alla mammografia, uno degli esami più utilizzati, in diagnostica senologica, per la diagnosi delle malattie della mammella, in quanto consente di diagnosticare con precisione patologie benigne come le cisti, i fibroadenomi, la mastopatia fibrocistica, e patologie maligne come i tumori.

Quando fare l’ecografia mammaria
L’ecografia mammaria va effettuata in tutti i casi in cui vengono riscontrati noduli palpabili e non palpabili, modificazioni di forma e volume del seno, secrezioni del capezzolo, processi infiammatori, traumi. Se le caratteristiche della lesione riscontrata con l’ecografia sono sospette, l’indagine va completata con una mammografia, e/o eventuale biopsia. Nelle donne di età inferiore ai 40 anni l’ecografia viene eseguita come esame di prima scelta. Dai 40 anni in poi, o anche prima in caso di familiarità per tumori, la metodica di prima istanza è invece la mammografia e l’ecografia può essere associata a quest’ultima come esame di completamento. Tale esame diagnostico, si rivela inoltre utilissimo anche per la diagnosi e la valutazione dell’evoluzione di un processo infiammatorio della mammella (mastite), o di un ematoma verificatosi come conseguenza di un trauma sulla mammella. Si utilizza inoltre anche per la valutazione delle dimensioni di un tumore dopo trattamenti chemioterapici adiuvanti per i tumori della mammella e per lo studio della mammella con protesi.

ECOGRAFIA MUSCOLO-SCHELETRICA
L’ecografia muscolo-tendinea o muscolo-scheletrica è una metodica diagnostica utilizzata per la diagnosi di tutte le patologie a carico dei muscoli o dei tendini. All’esame ecografico si distinguono bene infatti i fasci muscolari e la struttura fibrillare dei tendini, che appaiono come dei “nastri” biancastri e le eventuali lesioni di queste fibre, che appaiono più scure, le raccolte liquide, siano esse cisti o ematiche, che si presentano nere, i depositi di sali di calcio (calcificazioni) a livello dei tendini, delle borse e dei muscoli, che appaiono come delle formazioni irregolari più o meno estese bianche e non attraversabili dagli echi emessi dalla sonda.

Quando fare l’ecografia muscolo-scheletrica
L’ecografia muscolo-scheletrica rappresenta l’esame di prima scelta in caso di contusioni, stiramenti e strappi muscolari (o sospetti tali), di tendiniti (al gomito, ginocchio, piede, mano, polso, caviglia, tendine di Achille), di tendinopatie della spalla, di cisti, borsiti, ematomi sottocutanei o intramuscolari.
Nel dettaglio tale metodica permette di diagnosticare:
• patologie muscolari:
–  mioentesiti
–  lesioni muscolari

• patologie tendinee:
–  tendiniti
–  tendinosi
–  entesiti (t.rotuleo, t.quadricipitale, ginocchio del saltatore, epicondiliti, epitrocleiti, pubalgie)
–  lesioni tendinee
–  tendinopatie della spalla

• borsiti
• artrosinoviti
• cisti sottocutanee, tendinee e sinoviali

ECOGRAFIA DELL’APPARATO URINARIO
L’ecografia dell’apparato urinario consente la valutazione dei reni, della vescica e della prostata. 

Quando è bene sottoporsi ad ecografia dell’apparato urinario:

• In caso di colica renale / dolore al fianco
• In caso di macroematuria (emissione di sangue nelle urine) o microematuria (costante riscontro di globuli rossi all’esame delle urine)
• Quando sono presenti disturbi del basso apparato urinario
• Per il controllo annuale nei pazienti con ipertrofia prostatica benigna
• Per controllare nel tempo l’evoluzione di patologie come le cisti ed i calcoli renali e periodicamente dopo qualsiasi trattamento per la calcolosi urinaria.

Ecografia renale:

• Misurazione delle dimensioni dei reni
• Valutazione dello spessore del parenchima
• Diagnosi di masse (tumori), calcoli, dilatazione delle vie escretrici.
Ecografia vescicale:
• A vescica piena, principalmente per escludere la presenza di lesioni che aggettano nel lume dell’organo (tumori, calcoli, corpi estranei)
• Dopo minzione, per valutarne il corretto svuotamento ed eventualmente quantificare il residuo.

Ecografia prostatica:

• Per valutare i diametri della prostata o di altri reperti abnormi (deformazione del profilo, presenza di cisti, calcificazioni, ipertrofia del lobo medio e presenze di tumori).
Lo Studio del Dott. Massimo Marconi è dotato di “SONDA TRANSRETTALE BIPLANA” l’unica che può offrire un completo panorama diagnostico.

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